Furto al Campus Archeologico di Selinunte: La Condanna Finale di un Malfattore

Condanna Definitiva per Tentato Furto al Campus Archeologico di Selinunte

Un colpo di scena nella vicenda giudiziaria che ha coinvolto Antonio Arimondi, 66enne di Castelvetrano, condannato per tentato furto presso il Campus Archeologico Museale di Triscina di Selinunte. La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso presentato dall'imputato, confermando le sentenze di primo e secondo grado che lo avevano già ritenuto colpevole. Questo esito mette fine a una battaglia legale che ha suscitato l'attenzione dell'opinione pubblica locale.

Arimondi era stato condannato per un tentativo di furto aggravato, con l’aggravante della violenza sulle cose, poiché il reato era stato commesso in un'area considerata pubblica e sottoposta a sequestro. La Corte d’appello di Palermo, il 3 maggio dello scorso anno, aveva già avallato la decisione del Tribunale di Marsala, e ora la settima sezione della Cassazione, presieduta da Michele Romano, ha dichiarato inammissibile il ricorso dell'imputato, imponendogli anche il pagamento delle spese processuali e una somma di tremila euro a favore della Cassa delle ammende.

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Nel suo ricorso, Arimondi aveva sollevato la questione della natura dell'immobile in cui si era svolto il tentato furto, sostenendo che appartenesse a una fondazione privata e non avesse quindi carattere pubblico. Tuttavia, i giudici della Cassazione hanno ritenuto che questo argomento fosse inedito e non contestato in precedenza, impedendo una revisione della questione da parte della Corte d’appello. In effetti, il dibattito si era incentrato principalmente sulla consapevolezza dell'imputato riguardo alla natura del luogo, senza mai mettere in discussione la sua qualifica pubblica.

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Questa vicenda non solo evidenzia l'importanza delle norme giuridiche che tutelano il patrimonio culturale, ma anche l'impegno delle autorità nel garantire la sicurezza dei luoghi di valore storico come il Campus Archeologico di Selinunte. La comunità di Castelvetrano continua a seguire con interesse gli sviluppi di questa storia, che ricorda a tutti l'importanza della vigilanza e del rispetto per i beni comuni.

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