41 Anni di Mistero: L'Omicidio di Vincenzo Vento a Castelvetrano

Il Ricordo di Vincenzo Vento: Una Famiglia Segnata dalla Mafia
Il 28 aprile 1984 rappresenta una data indelebile nella memoria collettiva di Castelvetrano: il giorno in cui Vincenzo Vento perse la vita in un agguato mafioso, un tragico evento che ha segnato non solo la sua famiglia, ma l'intera comunità. A distanza di 41 anni da quel terribile giorno, il dolore della moglie e dei figli di Vincenzo continua a essere palpabile, un peso che non si attenua con il passare del tempo. Rosamaria, la figlia di Vincenzo, era appena due mesi quando il padre fu strappato alla vita. Oggi, con la maturità di chi ha vissuto un dramma familiare, ricorda quel “maledettissimo giorno” con parole cariche di sentimento: “Vi hanno diviso fisicamente… ma non riusciranno mai e poi MAI a dividervi spiritualmente. Eravate bellissimi assieme!”
La storia dell’omicidio di Vincenzo Vento è emersa lentamente, un racconto di violenza e ingiustizia che Rosamaria ha appreso solo durante la sua adolescenza. Quell'orribile crimine si consumò quando i sicari, venuti a Castelvetrano per eliminare Epifanio Tummarello, ex sorvegliato speciale, si trovarono a colpire anche Vincenzo, che si trovava casualmente sullo stesso furgone. Nonostante le suppliche del padre, ferito e in preda alla disperazione, i killer non mostrarono pietà. “Mio padre, dopo essere stato colpito, chiedeva di essere risparmiato per il bene dei suoi figli piccoli che lo attendevano a casa”, ha raccontato Rosamaria, la cui voce è un inno alla memoria e alla giustizia.
Le autorità riuscirono rapidamente ad arrestare i responsabili di questo atto brutale, e durante il processo furono proprio loro a rivelare i tragici ultimi istanti di vita di Vincenzo. Questo episodio, che ha lasciato cicatrici profonde nella comunità, ci ricorda non solo le ingiustizie del passato, ma anche la necessità di mantenere viva la memoria di chi ha subito a causa della mafia. Castelvetrano, oggi più che mai, deve unirsi per onorare la memoria di Vincenzo Vento e degli altri innocenti caduti, affinché simili atrocità non possano mai più ripetersi.
In un contesto di memoria e resistenza, la storia di Vincenzo e la forza della sua famiglia rappresentano un monito: la lotta contro la mafia e per la giustizia continua. La comunità di Castelvetrano è chiamata a non dimenticare, a mantenere accesa la fiamma della speranza e della solidarietà.
Autore: Patrizia Vivona
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