Esplorando i Sogni: Freud e Kerényi in un Viaggio Affascinante a Castelvetrano

Un Viaggio nel Passato: Freud e Kerényi a Castelvetrano
Castelvetrano, una cittadina che potrebbe sembrare trascurata agli occhi di chi non la conosce, nasconde storie affascinanti legate a figure illustri della storia della psicoanalisi e della mitologia. Recentemente, il nostro concittadino Marcello Venuti ha avuto l'onore di guidare un tour alla scoperta di queste narrazioni, rivelando aneddoti sorprendenti, come quello che riguarda Sigmund Freud, che nel 1910 soggiornò nella nostra città durante il suo viaggio in Sicilia. Freud, colpito dalla bellezza dell'isola, definì la Sicilia "la regione più bella d'Italia", e trovò riposo a Castelvetrano, dove si dice abbia alloggiato in un albergo che ha visto meglio giorni migliori.
Marcello ci racconta con entusiasmo di un palazzo fatiscente, un tempo ristorante, dove Freud si dice abbia dormito. Le persiane sgangherate e il cartello "VENDESI" che decorano l’ingresso non possono nascondere il fascino della storia che quelle mura custodiscono. Il soggiorno di Freud a Castelvetrano è parte di un racconto più ampio che intreccia la vita del grande psicoanalista con la memoria di Annibale e le sue conquiste. Attraverso la sua corrispondenza, Freud ci ha lasciato un’istantanea dei suoi pensieri, rivelando come la Sicilia fosse per lui non solo un luogo di svago, ma anche un palcoscenico per riflessioni profonde.
Ma la storia di Castelvetrano non si ferma qui. Marcello Venuti ci parla anche di Károly Kerényi, il celebre filologo e studioso della mitologia greca, che visitò Selinunte negli anni '60. Le sue interazioni con il padre di Marcello, Eustachio Venuti, esemplificano come la nostra comunità sia stata un crocevia di cultura e storia. Kerényi, esiliato in Svizzera, trovò in Castelvetrano non solo un porto sicuro, ma anche un legame con le sue ricerche accademiche, confermando la nostra città come un fulcro di scambi intellettuali e culturali.
Questi racconti, che uniscono passato e presente, ci invitano a riflettere su quanto Castelvetrano abbia da offrire oltre la sua bellezza naturale. La memoria di personalità come Freud e Kerényi arricchisce il nostro patrimonio culturale e suggerisce l’importanza di preservare e valorizzare la nostra storia locale. Non dimentichiamo che la nostra piazza, un tempo sede di una necropoli fenicia, continua a raccontare storie che meritano di essere ascoltate e celebrate. Castelvetrano è un luogo dove il passato vive nel presente, e il lavoro di Marcello Venuti ci ricorda quanto sia fondamentale mantenere viva questa eredità.
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