Diga Trinità: Un Avanzamento Storico, Ma a Quale Prezzo per gli Agricoltori?

La Diga Trinità: Un Passo Avanti per l'Agricoltura Siciliana

Castelvetrano si trova oggi in un momento cruciale per il suo settore agricolo, grazie all’intervento decisivo delle istituzioni siciliane. Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, insieme al governo regionale e al commissario ad acta Salvo Cocina, ha finalmente affrontato la problematica legata alla Diga Trinità, un’opera fondamentale per l’accumulo idrico e la sostenibilità dell’agricoltura locale. Dino Taschetta, presidente della storica cooperativa vitivinicola della provincia di Trapani, ha espresso un forte senso di gratitudine per questo rinnovato impegno, che consente di evitare il rischio di un fuori esercizio dell’invaso e di garantire una risorsa vitale per gli agricoltori della zona.

“Questa notizia rappresenta un segnale di speranza”, ha dichiarato Taschetta. “Tuttavia, è necessario riconoscere il pesante tributo che gli agricoltori hanno già pagato a causa di scelte inappropriate del passato. Decenni di cattiva gestione e mancanza di strategie efficaci hanno causato danni irreparabili, con migliaia di ettari di vigneti compromessi e famiglie che hanno visto sfumare i propri sogni e investimenti”. La situazione idrica in Sicilia ha raggiunto livelli critici, e l’intervento attuale rappresenta solo il primo passo verso una gestione più responsabile e lungimirante delle risorse idriche.

Taschetta ha sottolineato l’importanza di una pianificazione strutturale che possa garantire la stabilità della Diga Trinità. “Non possiamo permettere che questa risorsa diventi un’incognita per il nostro territorio. È fondamentale instaurare un piano di manutenzione regolare e coinvolgere attivamente agricoltori e aziende vitivinicole nel processo decisionale. Solo così potremo costruire un futuro migliore per l’agricoltura siciliana, che rappresenta il cuore pulsante della nostra economia”.

In un contesto in cui l’acqua è considerata un bene prezioso, l’appello di Taschetta è chiaro: serve un impegno collettivo per garantire la sostenibilità del settore. La speranza è che le recenti decisioni possano segnare l’inizio di un percorso virtuoso, in cui le istituzioni ascoltino le esigenze reali del territorio, ridando dignità e risorse a chi lavora la terra con passione e dedizione.

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