Delitto a Marinella di Selinunte: il pescatore accusato di aver ucciso la moglie, richiesto l'ergastolo!

Ernesto Favara: richiesta di conferma dell’ergastolo per l'omicidio della moglie

Un drammatico capitolo della cronaca giudiziaria di Castelvetrano si è riaperto con la richiesta del pubblico ministero della Corte d’assise d’appello di Palermo, che ha chiesto di confermare la condanna all’ergastolo per Ernesto Favara, 65 anni, accusato dell’omicidio della moglie Maria Amatuzzo. La tragedia si consumò il 24 dicembre 2022, quando la giovane donna, appena 29enne, fu barbaramente uccisa con ben 28 coltellate all'interno della loro abitazione a Marinella di Selinunte, un luogo che aveva condiviso con l'ex marito fino a poco tempo prima.

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Il processo di primo grado, svoltosi presso la Corte d’assise di Trapani, si è concluso il 22 luglio dello scorso anno con una sentenza di ergastolo per Favara. Sebbene l'aggravante dei “motivi abietti e futili” sia stata esclusa, la Corte ha riconosciuto la premeditazione del delitto. La prossima udienza, fissata per il 17 marzo, vedrà la partecipazione degli avvocati della parte civile e della difesa, che presenteranno le loro argomentazioni in un contesto emotivamente carico e significativo per la comunità locale.

Dopo il terribile omicidio, Favara fu arrestato dai carabinieri, sorpreso mentre si allontanava dalla scena del crimine con il coltello ancora sporco di sangue. La vittima, Maria Amatuzzo, aveva intrapreso una nuova vita, trasferendosi con un altro uomo, Liborio Cammarata, dopo aver lasciato il marito, che ora è sotto processo anche per maltrattamenti familiari. Secondo le ricostruzioni, il giorno della vigilia di Natale, Favara avrebbe attirato Maria nell’abitazione con un pretesto, dando vita a una tragedia che ha scosso profondamente la nostra comunità.

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Questa vicenda rappresenta non solo un dramma personale, ma anche un appello alla riflessione per la società, evidenziando la necessità di affrontare il tema della violenza domestica con serietà e determinazione. Castelvetrano, unita, attende ora l'esito di questo processo che coinvolge non solo le famiglie delle persone direttamente colpite, ma l’intera collettività.

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