Anno Zermo: La Cassazione Ribadisce le Condanne per i Colpevoli della Mafia del Belice

Sentenza della Corte di Cassazione: confermate le pene nel processo "Anno Zero"

Un’importante decisione è stata presa dalla Corte di Cassazione riguardo al processo "Anno Zero", che ha visto coinvolti presunti membri di Cosa Nostra attivi nella Valle del Belìce. L’indagine, condotta dai carabinieri nel 2018, ha messo in luce una rete di attività mafiose che si estendeva tra Castelvetrano, Campobello di Mazara e Partanna, coinvolgendo anche familiari del noto superlatitante Matteo Messina Denaro.

Le pene inflitte in secondo grado sono state confermate per diversi imputati, con Vittorio Signorello che dovrà scontare una condanna di 18 anni, seguito da Giuseppe Accardo con 5 anni, Vito Bono con 11 anni, e Giovanni Mattarella con 10 anni. Altri condannati, come Dario Messina, dovranno affrontare 22 anni e 6 mesi di reclusione, mentre le pene per Maria Letizia Asaro (4 anni), Carlo Cattaneo (16 anni), Calogero Giambavo, Carlo Lanzetta e Nicola Scaminaci (4 anni per ciascuno) sono state anch'esse confermate. Per Bruno Giacalone e Gaspare Como, invece, la Corte ha disposto un rinvio in Appello per una nuova valutazione delle pene già inflitte.

Ti potrebbe interessare:  Scandalo a Trapani: I Referti Medici Scomparsi Si Espandono!

Questo processo si inserisce in un contesto più ampio di lotta alla mafia, evidenziando l'impegno delle forze dell'ordine nella regione, ma anche le complesse dinamiche che caratterizzano il territorio. Da notare, tra i coinvolti, la presenza di Gaspare Como e Rosario Allegra, cognati di Messina Denaro, testimoniando ulteriormente l'intreccio tra le famiglie mafiose e la criminalità organizzata nella nostra area. Purtroppo, Rosario Allegra è deceduto nel 2019, lasciando un vuoto che evidenzia la fragilità della situazione attuale.

Ti potrebbe interessare:  Un Sabato Indimenticabile a Campobello di Mazara: Tributo a Modugno con Giandomenico Anellino!

Il processo "Anno Zero" rappresenta un capitolo significativo nella continua battaglia contro la mafia, un tema che resta cruciale per la nostra comunità. Mentre la giustizia fa il suo corso, i cittadini di Castelvetrano e delle zone limitrofe rimangono in attesa di un futuro più sicuro, libero dall'influenza delle organizzazioni mafiose. La conferma delle sentenze da parte della Cassazione è un passo avanti verso la legalità e la giustizia, ma la strada da percorrere è ancora lunga.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Your score: Useful

Go up