Il Progetto Controverso: La Mozione che Divide il Consiglio

Il Consiglio Comunale di Campobello di Mazara si Oppone al Progetto della Bretella per le Cave di Cusa
Negli ultimi giorni, il Consiglio Comunale di Campobello di Mazara ha preso una posizione netta e decisa contro il progetto di rifacimento della bretella che collega la strada provinciale 51 all'area archeologica delle Cave di Cusa. Questo intervento, promosso dal Libero Consorzio provinciale di Trapani, è stato definito «non praticabile» e non sostenibile dagli amministratori locali, preoccupati per l'impatto che avrebbe sul patrimonio culturale e sul flusso turistico della zona.
La questione è particolarmente rilevante poiché il tracciato attuale, realizzato con lastre di pietra, ha reso difficile il passaggio di veicoli, causando danni agli pneumatici e alle sospensioni, come segnalato da numerosi autisti di autobus turistici. Questa situazione ha portato a una diminuzione dei visitatori all'importante sito archeologico, un tesoro della storia locale. In questo contesto, i membri del Club Unesco di Castelvetrano hanno espresso le loro preoccupazioni, ma il Libero Consorzio ha deciso di proseguire con il progetto, ignorando le loro istanze.
La mozione di opposizione, presentata da alcuni consiglieri di maggioranza, ha ottenuto un ampio consenso, con 10 voti favorevoli e solo 2 astenuti. Gli amministratori hanno chiesto al sindaco Giuseppe Castiglione di sollecitare il Libero Consorzio a considerare un "approccio progettuale alternativo" che rispetti l'integrità del sito e faciliti l'accesso senza compromettere il patrimonio culturale.
Il progetto attuale prevede un intervento da 390 mila euro, che consiste nella creazione di due intagli sulla strada esistente per consentire il passaggio di auto, cementificandoli per garantirne la durabilità. Tuttavia, i bus turistici continuerebbero a transitare sulle lastre di pietra, un aspetto che non soddisfa le esigenze di sicurezza e comfort dei visitatori. La comunità di Castelvetrano e le sue istituzioni continuano a lottare per una gestione responsabile del proprio patrimonio, con la speranza di trovare una soluzione che possa coniugare esigenze pratiche e preservazione della cultura locale.
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